#cumino
una spezia aromatica benefica per la salute
Fra le molteplici spezie che affollano gli stipetti delle nostre credenze, il cumino è certamente tra le poche a conservare ancora un certo alone di mistero a causa del suo scarso utilizzo nella cucina nostrana.
Ma non è mai troppo tardi per rimediare e per avventurarsi alla scoperta di sapori decisi e nuovi abbinamenti culinari!
Utilizzare il cumino significa abbracciare nuove culture, dare vita ad originali mix e ricette gustosissime ma soprattutto, fare il pieno di proprietà benefiche per l’organismo e avere un portentoso alleato per la salute sempre a disposizione in cucina.
Scopri di più!
“Il cumino, come dire... è una spezia forte, ti aggredisce, induce le persone a chiudersi.”
(dal film Un Tocco di Zenzero)
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NOME:
Il cumino (Cuminum cyminum L.) è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Apiaceae.
La parola “cumino” suggerisce diverse etimologie: deriva dall’arabo “كمون” Kamūn, altri la associano al latino cuminumm dal greco κύμινον o addirittura dal sumerico gamun.
Il cumino sembra essere legato alla città Persiana di Kerman dove, secondo la leggenda, veniva prodotta la maggior parte del cumino nell’antica Persia.
Per i persiani, il detto “portare cumino a Kerman”, ha lo stesso significato che per i Greci aveva “Portare vasi a Samo” (ovvero adoperarsi per un qualcosa di superfluo, visto che Samo era un rinomato distretto ceramico).
Kerman, chiamata nel luogo anche “Kermun”, si sarebbe evoluta in “Kumun” e infine in “Cumin” per gli europei.
ORIGINE:
La spezia è originaria della Siria, dove il cumino cresce in terreni caldi e aridi. Valicando i confini dell’Oriente, il cumino trova terreno florido nei territori iberici, fortemente influenzati dalla dominazione araba, in Messico, in Nord Africa e addirittura nelle zone germanofone, grazie alla massiccia presenza turca.
SEGNI PARTICOLARI:
Il cumino, prima di essere trasformato nella spezia che tutti conosciamo, si presenta sotto forma di pianta caratterizzata da un fusto sottile che può arrivare fino a 40 centimetri di altezza, con foglie lunghe e piccoli fiori di colore chiaro.
Di questa pianta si utilizzano i suoi semi scuri e filiformi molto simili a quelli del finocchio e dell’anice, che possono essere consumati interi (previa essiccazione e tostatura) o macinati.
Ma che sapore ha il cumino?
Questa spezia presenta un gusto amarognolo e un odore piuttosto intenso e non troppo piacevole dovuto all’elevato contenuto di oli al suo interno.
Ma in fase di cottura, ecco avvenire la magia: il suo odore pungente si ammorbidisce e anche il gusto si modifica, divenendo ricco e avvolgente.
In cucina, rappresenta una componente fondamentale nella preparazione del curry, originario dell’India oramai diffuso e apprezzato in tutto il mondo, e del garam masala, il mix di spezie indiano di base per la preparazione di moltissime ricette.
In Messico, ritroviamo il cumino nei tacos, enchiladas e burritos, e addirittura nel famosissimo chili con carne; in Marocco, viene utilizzato per insaporire il couscous e le verdure, mentre in nord Europa viene impiegato per produrre formaggi aromatizzati, pane e numerose ricette in casseruola.
In generale, è consigliabile utilizzare il cumino in stufati, brasati o ricette in umido o dalla cottura lunga, nelle salse di accompagnamento a verdure e patate o per speziare verdure, legumi e formaggi.
I consigli della Nutrizionista
A cura della nutrizionista Beatrice Boschi
IL CUMINO SI PUÒ USARE PER PREPARARE DELLE TISANE, SIA CALDE CHE FREDDE, CHE AIUTANO LA DIGESTIONE PRIMA DI ANDARE A DORMIRE.
Il cumino è originario dell’Oriente, ma già molti anni prima di Cristo veniva coltivato nel bacino Mediterraneo; i Romani erano soliti utilizzarlo al posto del pepe o come condimento sul pane, e tracce di olio cumino sono state rinvenute persino nella tomba del faraone Tutankhamon.
Anche il profeta Maometto cita i semi di cumino all’interno del Corano, affermando:
“Esiste al mondo un rimedio per ciascuna malattia, e il grano nero (il cumino) cura tutte le malattie eccetto la morte”.
Ma si sa, il confine tra sacro e profano è spesso labile, ragion per cui attorno al cumino sono nate nel corso del tempo una serie di leggende e credenze popolari: tra queste, si dice che nel Medioevo, per la precisione nell’Italia Settentrionale, il cumino venisse utilizzato come mangime per polli perché i contadini pensavano che in questo modo gli animali non si sarebbero più allontanati dal pollaio. Questa credenza si diffuse al punto che le donne cominciarono a far mangiare cumino anche ai loro mariti, con la speranza di non vederli abbandonare il focolare domestico!
le ricette montosco
CHILI VEGETARIANO AL CUMINO
con
CUMINO IN SEMI
DIFFICOLTÀ: MOLTO FACILE
PREPARAZIONE: 10 MIN
il cumino di qualità
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FONTI:
https://www.taccuinigastrosofici.it/
Bharat B. Aggarwal, “Spezie che salvano la vita”, Red Edizioni
https://it.wikipedia.org/wiki/Cuminum_cyminum
Bi X, Lim J, Henry CJ. Spices in the management of diabetes mellitus. Food Chem.
Hadi A, Mohammadi H, Hadi Z, Roshanravan N, Kafeshani M. Cumin (Cuminum cyminum L.) is a safe approach for management of lipid parameters: A systematic review and meta-analysis of randomized controlled trials.
Samani KG, Farrokhi E. Effects of cumin extract on oxLDL, paraoxanase 1 activity, FBS, total cholesterol, triglycerides, HDL-C, LDL-C, Apo A1, and Apo B in in the patients with hypercholesterolemia.
Kaur G, Upadhyay N, Tharappel LJP, Invally M. Pharmacodynamic interaction of cumin seeds (Cuminum cyminum L.) with glyburide in diabetes.