#BASILICO
una spezia fresca e aromatica

Quando pensiamo al basilico, l’associazione con un fumante piatto di spaghetti o una succulenta pizza margherita è quasi automatica: due piatti della tradizione italiana, resi ancor più speciali da un’erba aromatica che – chi l’avrebbe mai detto – arriva da molto lontano e abbiamo ormai adottato e incluso quasi inconsciamente tra i sapori che sanno di casa.

Ma le sorprese che il basilico ci riserva non finiscono certamente qui.
Continua a leggere per saperne di più su questa spezia!

“Molti pensano che le piante non san comunicare, ma quando passo vicino al mio basilico lui mi saluta mandandomi il suo straordinario profumo.”

(Enzo Bianchi)

identikit della spezia

NOME:

Il basilico è una pianta erbacea annuale, appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, normalmente coltivata come pianta aromatica.

Il suo nome deriverebbe dal greco “basileus” significante “erba da re”, perché considerata per il profumo tra le più importanti dell’antichità.

Columella (I sec. d.C.) ne parla come di una pianta da seminare in abbondanza “dopo le idi di maggio fino al solstizio d’estate”.

ORIGINE:

Molte persone attribuiscono erroneamente al basilico origini italiane, ma di fatto questa pianta aromatica proviene dall’India, dal Nordafrica e dall’Asia Sud-Orientale.

SEGNI PARTICOLARI:

Il basilico è una rigogliosa pianta caratterizzata da foglie dal color verde brillante dal profumo intenso e inconfondibile.

Può essere utilizzato indifferentemente fresco o essiccato, tuttavia l’utilizzo del basilico secco è consigliato per le cotture più dolci e lunghe, mentre è preferibile aggiungere il basilico fresco solamente a cottura ultimata.

L’uso del basilico si afferma molto probabilmente a partire dal Rinascimento, quando anche Cosimo de’ Medici lo inserì fra le fragranze del “Giardino dei Semplici” (1545).

Nella cucina orientale, il basilico viene impiegato nella preparazione di moltissimi piatti: stufati, minestre, insalate, curry di verdure o di carne.

In India, il basilico tulsi è considerato una vera e propria erba sacra, che viene solitamente piantata nei pressi di templi e luoghi di culto; le sue radici vengono utilizzate inoltre per intagliare i grani dei rosari.

In Italia, la regione simbolo del basilico è la Liguria, patria del pesto alla genovese: un delizioso sugo che ha come ingrediente principale quest’erba aromatica, aglio, pinoli, parmigiano e pecorino, ma di cui esistono numerose varianti.

La tradizione culinaria italiana ci insegna, inoltre, che il basilico possiede un’incredibile affinità con il pomodoro, sia crudo che cotto.

Il basilico si accompagna ottimamente a numerose altre spezie, tra cui:

  • aglio;
  • maggiorana;
  • menta;
  • pepe nero;
  • origano;
  • rosmarino;
  • prezzemolo;
  • timo;
  • zenzero.
Proprietà e benefici

I consigli del Nutrizionista

A cura della nutrizionista Mirco Feni

È UNA DELLE ERBE AROMATICHE PIÙ DIFFUSE. PROVENIENTE DA PAESI ORIENTALI COMPOSTA PREVALENTEMENTE DA ACQUA. 

Le credenze che ruotano intorno al basilico sono pressoché infinite. Ad esempio, si sostiene che gli Hindu fossero soliti appoggiare una foglia di basilico sul petto dei defunti per rendere la loro anima immortale; o ancora, che i Romani la ritenessero magica e sacra alla dea Venere, e per questa ragione si raccogliesse in precisi momenti e seguendo scrupolosi rituali.

Anche se c’era qualcuno che gli attribuiva poteri malefici, chi doveva cogliere il basilico indossava abiti candidi e si purificava la mano destra con un ramo di quercia bagnato d’acqua di tre fonti diverse. Alcuni autori affermavano che non dovesse essere recisa con strumenti di ferro perché il metallo avrebbe annullato ogni sua qualità.

Al basilico sono collegate inoltre diverse leggende: una di esse fa riferimento all’Imperatrice Elena, madre di Costantino, che, avendo trovato la pianta sul luogo della crocifissione di Cristo, l’avrebbe poi diffusa in tutto l’impero.

Il basilico è citato anche dal Boccaccio nel Decamerone, quando nella V novella, racconta la storia di Lisabetta da Messina che conservava la testa dell’amante, decapitato dai suoi fratelli, in un vaso di basilico annaffiato con le sue lacrime.

Nel Medioevo il basilico era utilizzato anche per cacciare i diavoli dagli invasati, e si riteneva avesse proprietà curative in caso di pestilenza e di debolezza fisica dell’uomo.

Il basilico, infine, è anche un simbolo di amore e corteggiamento: in Italia, un vaso di basilico sul davanzale di una ragazza veniva considerato un segnale positivo da parte dello spasimante, mentre le donne rumene erano solite regalarne un rametto ai loro futuri mariti.

le ricette con spezie di montosco

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DIFFICOLTÀ: MOLTO FACILE
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