#Curry
una miscela di spezie esotiche unica e irresistibile

Quando si parla di spezie, l’associazione con la cucina indiana è pressoché immediata.

Pollo Tikka Masala, samosa, aloo palak, chapati sono solo alcune delle prelibatezze della tradizione indiana, ormai conosciute e gustate in tutto il mondo!

Volete cimentarvi nella preparazione di un menù indian style? In questo caso, non potete lasciare in dispensa l’ingrediente principale: il curry!

É bene però chiarire subito una cosa: il curry non è una singola spezia, bensì una preziosa miscela di più spezie lavorate al mortaio e ridotte in polvere.

Utilizzare il curry significa adottare uno stile culinario che elogia la tradizione, i sapori genuini e, soprattutto, l’arte della lentezza e della pazienza, virtù necessarie per ottenere una pietanza gustosa, bilanciata e ricca di gusto.

Scopri con noi tutti i segreti del curry!

“Era stata una sensazione di felicità come quando, preparando il curry, si mettono lo yogurt avanzato per caso, le spezie e le mele, poi si esagera un po’ con le cipolle, e con una probabilità su un milione viene fuori un piatto incredibilmente squisito, e però irripetibile.”

(Banana Yoshimoto)

identikit della spezia

NOME:

Nonostante le sue origini, la parola che utilizziamo per indicare il curry è inglese e deriva a sua volta da “kari”, che in indiano significa zuppa: questo poiché i colonizzatori britannici giunti sul suolo indiano attribuirono erroneamente questo nome alla miscela di spezie tradizionali con cui gli indiani condivano e arricchivano le zuppe e salse.

ORIGINE:

Il curry, come già affermato, è un mix di spezie di origine indiana, ottenuto dalla lavorazione e miscela di: pepe nero, cumino, coriandolo, cannella, curcuma, chiodi di garofano, zenzero, noce moscata, fieno greco, peperoncino, zafferano, cardamomo.

L’origine del preparato di curry si deve invece ai commercianti britannici del ‘700 che si ritirarono in Inghilterra portando con sé servitù indigena e nuove tradizioni culinarie.

La curiosità per questi cibi esotici si diffuse fra la borghesia del tempo, e per ovviare alla mancanza di conoscenze e di capacità in cucina, si cominciarono a creare dei mix già pronti e confezionati in polvere o in pasta.

SEGNI PARTICOLARI:

Quando parliamo di curry non possiamo dimenticarci che si tratta di un prodotto estremamente tradizionale e, soprattutto, locale: ogni area dell’India, della Thailandia, della Malesia e in generale di tutti i paesi orientali ha una propria ricetta di curry, che differisce per ingredienti o quantità utilizzate: ad esempio, i curry thailandesi sono famosi per la loro piccantezza, dovuta all’aggiunta di abbondante peperoncino pestato; quelli vietnamiti hanno un sapore agrodolce dato dal latte di cocco e dallo zucchero; o ancora, i curry dell’area dello Sri Lanka, definiti “curry neri” a causa della prolungata tostatura delle spezie.

Ad oggi, esistono decine di miscele di curry già pronte da poter conservare ed utilizzare a nostro piacimento. Ma come utilizzare correttamente il curry?

Ecco i passaggi fondamentali da non tralasciare in nessuna preparazione:

  • Iniziare facendo soffriggere la cipolla o l’aglio in olio bollente;
  • Aggiungere successivamente il curry e farlo cuocere per pochi minuti a fuoco basso, mescolando accuratamente in modo da non far bruciare il composto;
  • Mettere a cuocere la portata principale coprendola con abbondante acqua (o latte, latte di cocco o del brodo, a seconda della ricetta);
  • Aggiungere nuovamente il curry e altre spezie a piacere a metà cottura.

Il curry si presta a numerosi abbinamenti culinari con differenti alimenti. I più gettonati sono:

  • legumi;
  • pesce, in particolare gamberi e salmone;
  • carni bianche e rosse;
  • tutte le verdure e ortaggi.

Per rendere una pietanza a base di curry ancora più completa e gustosa, si può accompagnare inoltre con del pane, riso basmati o sottaceti.

Proprietà e benefici

I consigli del Nutrizionista

A cura della nutrizionista Mirco Feni

TIPICO CONDIMENTO DELLA CUCINA INDIANA, È UNA MISCELA DI SPEZIE TRA CUI QUELLA PREVALENTE È LA CURCUMA. INOLTRE CI POSSIAMO TROVIAMO I SEMI DI CORIANDOLO, DI CUMINO, DI SENAPE E DI FIENO GRECO, LA CANNELLA, LO ZENZERO, LA NOCE MOSCATA, IL PEPE NERO, IL PEPERONCINO E LE FOGLIE DI CURRY. 

POICHÉ È UN INSIEME DI INGREDIENTI IL CURRY PUÒ AVERE COMPOSIZIONE VARIABILE E UNA CERTA VARIETÀ DI SFUMATURE DI SAPORI.

A fine ‘700, alcune ditte inglesi, anglo-indiane e olandesi cominciarono ad offrire delle miscele identificandole con il termine di “curry”. Caratteristiche di queste miscele erano il colore dorato dovuto all’abbondante presenza di curcuma, e ben tre intensità differenti di peperoncino piccante. Complice la curiosità dellaltà società per i gusti nuovi ed esotici, il curry si diffuse rapidamente ed entrò dall’800 a pieno titolo nella cucina internazionale.

le ricette con spezie di montosco

TOFU CARAMELLATO AL CURRY SU CREMA DI ZUCCA

Curry

con
CURRY BIO 100%

DIFFICOLTÀ: MOLTO FACILE
PREPARAZIONE: 10 MIN

Curry: una spezia di qualità

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